1995 Galleria L’Isola,
A.R.G.A.M. 1995, Roma
Collezione Museo Nazionale d’Abruzzo, L’Aquila
Materiali: travertino, perspex, carta
Dimensioni: m 1 x 1 x h 2,15
Iscrizione: O bona libertas pretio pretiosor omni! O summum primimque decus qua prorsus adempta nil gratum nil dulce viris et vivere mors est (Anonimo, IV-V sec. d. C.)
(o dolce libertà preziosa più di qualsivoglia tesoro! O primo e sommo decoro dell’uomo cui, quando tu manchi, nulla più nella vita gli può essere gradito, nè piacevole, e la stessa vita è morte)
In un periodo di crisi politica e incertezza istituzionale, Maria Dompè ricorda al pubblico dell’esposizione romana il diritto/dovere del voto come momento dell’esercizio della propria libertà di cittadini. All’interno della “cabina elettorale” reinventata in forme classiche, l’iscrizione latina è un elogio della libertà e un invito a non considerarla come data una volta per tutte, ma come un bene prezioso che va difeso vigilando costantemente sulla sua integrità; perchè nulla del senso dell’opera vada perduto. A disposizione dei visitatori è stata lasciata la traduzione in italiano del testo.
Laura Iamurri