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1992/93 Piazza San Pantaleo, Roma

Materiali: sampietrini, sabbia,
vernice rossa, marmo bianco

Dimensioni: diametro m 4 x h 0,6

Progettata originariamente per la mostra Progetto marmo e pietra (Roma, Scuderie di Palazzo Ruspoli gennaio 1993), l’opera è stata rifiutata dal comitato organizzatore, che ha ritenuto ambiguo l’uso della svastica nonostante il titolo che la descrive come Aberrazione.
Riproposta nell’ambito delle manifestazioni promosse dal Comune di Roma per la Campagna contro il razzismo, la calotta di sampietrini con la svastica dipinta in rosso – che rievoca volutamente la sommità di una “testa rasata” – è stata realizzata in piazza San Pantaleo, nel cuore del centro storico, il 23 marzo, nel giorno cioè che precede l’anniversario dell’eccidio delle Fosse Ardeatine. L’opera però non è rimasta intatta che per cinque minuti: anche qui, nonostante l’iscrizione con il titolo dell’opera in bella evidenza, più forte è stata la reazione contro il simbolo degli orrori nazisti e, come raccontano le cronache dei quotidiani, in pochi minuti le pietre dipinte in rosso sono state divelte dai passanti, creando un effetto se possibile ancora più crudo, con la forma della svastica lasciata come incisa, seppure meno netta nel segno, nella calotta emergente dall’asfalto.
Laura Iamurri

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