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2011 Evento per la beatificazione, Palazzo Propaganda Fide, Roma

Materiali: Facciata del Bernini: rete di nylon, rose bianche, vasche in metallo, sabbia, candele
Cappella dei Re Magi: creta, tubi in metacrilato, fiori: zantedeschia e rosa bianca, candele, lastra di vetro, suono, essenze profumate

Dimensioni:
Facciata del Bernini: m 30 X 23
Cappella dei Re Magi: m 15 X 9

Un eletto tra gli uomini, votato alla santità: Papa Giovanni Paolo II; un edificio dall’architettura catalizzante: prospetto su P.za di Spagna del Palazzo di Propaganda Fide; una cappella consacrata al culto della Nascita di Betlemme: la Cappella dei Re Magi all’interno del palazzo stesso; una piazza incombente e altisonante: P.za di Spagna in Roma. Quattro incipit di una sfida artistica vinta da Maria Dompè con genialità e rispetto delle prerogative spirituali e storiche. Due “interventi nello spazio” per un’ unica opera, esclusivo omaggio a Papa Karol Wojtyla in occasione del giorno della beatificazione.
Primo intervento: facciata del Bernini, Palazzo Propaganda Fide.
Un mantello di rose bianche adagiato su di una architettura di storica importanza. Un omaggio floreale esibito sapientemente su un supporto in rete di nylon di intangibile leggerezza. Circa tremila rose concentrate in quantità maggiore sul manto stradale, sfumando verso la celestiale congiunzione con il divino. Metafora di una vita terrena illuminata, elevata a santità. Le rose si innalzano nelle dimensioni e nella fragranza con ieratica progressione verso l’evoluzione spirituale, come messaggeri  di una vocazione annunciata.
Secondo intervento: Cappella dei Re Magi del Borromini, interna al Palazzo Propaganda Fide.
Un passaggio dalla vacuità aerea dell’immagine floreale, al simbolismo terreno, tracciato con una crosta materica in creta, posata a pavimento ove emergono canne di luce, illuminate dalle trasparenze riflesse di alcuni ceri votivi. Fiamme di silenziosa devozione, uniti all’esplicita icasticità del fiore della calla, eleganti testimonianze di fede. Una lastra vitrea di ponderata evanescenza, contiene una citazione di Papa Giovanni Paolo II di ispirata devozione alla Madonna:  “TOTUS TUUS EGO SUM, MARIA ET OMNIA MEA TUA SUNT!” Vetro disposto, con delicata sensibilità, sull’altare maggiore della Cappella, senza occultarlo bensì esaltandolo, complice una tenue punteggiatura di rose bianche. Una visione di un misticismo ascetico, di intenso impatto emotivo.
Una coinvolgente composizione di poesia dell’immagine, di musica per l’anima ed effluvio di aromi per lo spirito. Utopia dell’arte: indagare con impalpabile traccia e mirabile lievità i misteri del divino.
Pierre

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