2005 American Academy in Rome, Roma
Materiali: tubolari di neoprene 6.000 mt. lineari – corda – fiori – essenze profumate (incensi tibetani)
Cibo: tea indiano, samosa vegetariana, halwa
Performance musicale degli Agricantus composta per l’evento
Dimensioni: m 60 x 57 x h 27
Il 21 marzo 2005 l’American Academy di Roma è invasa dall’intervento site-specific di Maria Dompè: artista che interviene nell’ambiente con una profonda vocazione umanitaria. L’ambiente inteso, dunque, non tanto come sfondo paesaggistico in cui s’inscrivono le azioni umane, ma condizione imprescindibile dell’esistenza.
L’American Academy, luogo appartato sulle pendici del Gianicolo, diventa, così, forum d’incontro e partecipazione alla causa del Tibet: un popolo sradicato dal suo habitat e impegnato nella difesa pacifica della propria identità. In comunione spirituale profonda con il ricco bagaglio interiore di questa nazione dispersa, Maria Dompè ha voluto renderle omaggio e farne la vera protagonista dell’opera.
I 6000 metri lineari di tubi in neoprene che si dipanano dalla facciata del Mc Kim, Mead & White Bulding recano la trascrizione dei mantra tibetani, a ribadire l’importanza di una cultura millenaria che rischia di essere cancellata. Il pubblico è coinvolto concretamente nell’acquisto dei tubolari, per finanziare il recupero e la ristampa di testi sacri tibetani presso l’Università Monastica di Sera-Je.
L’opera è veicolo di un messaggio che trascende la dimensione soggettiva, per sconfinare nella sfera pubblica e condividere le istanze dell’altro. L’atmosfera conviviale ha contribuito a lasciarsi contaminare dalla diversità, troppo spesso vittima di pregiudizi e incomprensioni; al tempo stesso, ha permesso di avvicinarsi ai sapori e alle tradizioni del Tibet. La musica coinvolgente del gruppo musicale Agricantus, ispirata alle sonorità tibetane, si è fusa con l’odore dell’incenso e delle essenze profumate, trascinando i fruitori in uno spettacolo multisensoriale.
L’appello per la libertà del Tibet tocca le menti e i cuori di tutti: con la semplicità di una nota, di un infuso speziato, di un petalo di rosa; o con la preghiera composta e meditativa di un monaco che insegna a riconquistare l’intimità con se stessi e con il tutto, nel caos del mondo contemporaneo.
Maria Egizia Fiaschetti