2000 Scavi dei Fori Imperiali, ‘Giganti. Arte contemporanea nei Fori Imperiali’, Roma
Materiali: tessuto, rose, incenso
Dimensioni: m 5 x 6 x h 5
All’interno di una esposizione collettiva allestita negli spazi imponenti dei Fori Imperiali, Maria Dompè prosegue il suo lavoro ispirato alla lotta del popolo tibetano contro l’occupazione cinese.
Dopo l’opera dedicata a Ngawang Sangdrol, il pensiero dell’artista si rivolge nuovamente in primo luogo alle donne: ani-la è infatti la traslitterazione di una parola tibetana che significa “monaca-monache” e che da Dompè viene assunta come simbolo dell’energia interiore delle donne, come la voce che rivendica i diritti di un’intera comunità e che in occasione dell’inaugurazione della mostra ha preso corpo nei vocalizzi di Flavia Altieri.
Nell’area riportata alla luce dai recenti scavi archeologici, lo spazio scelto per l’intervento è un luogo particolare perchè utilizzato in passato come cantina dell’adiacente convento delle clarisse, un luogo dunque già segnato dalla vita di una comunità religiosa.
Il riferimento alla cultura tibetana è immediatamente leggibile attraverso il profumo di incenso e nei tessuti stesi sulle rovine, intervento visivamente forte ma al tempo stesso delicato e rispettoso delle preesistenze architettoniche; i colori delle stoffe, esaltati dal contrappunto delle rose inserite nella trama del tessuto, sono quelli tipici degli abiti monastici tibetani.
Laura Iamurri